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martedì 18 ottobre 2011

Intolleranze alimentari



Spesso, dopo aver consumato un pasto abituale, all’improvviso si avverte uno strano gonfiore addominale, a volte accompagnato da altri disturbi come stipsi o diarrea, mal di testa, meteorismo o flatulenza.
Insomma un vero e proprio disagio che accompagna la persona durante tutta la giornata.

Abitudini sbagliate come mangiare in fretta, stress o preoccupazioni sono certamente fattori che possono causare questi sintomi… ma molto spesso dietro a tale sintomatologia si nasconde altro…
Il legame con l’alimentazione è immediato: essa infatti è la causa diretta di questi disturbi come del resto della maggior parte delle patologie dell’organismo umano.
Cibi grassi, frittura, dolci, bevande gassate, alcool, sovraccaricano i meccanismi digestivi e di smaltimento dell’organismo producendo fermentazioni e putrefazioni all’interno dell’organismo stesso. Uno stile di vita inadeguato, soprattutto alimentare, conduce un po’ alla volta, alla perdita dell’efficienza del funzionamento dei nostri organi.
All’interno del nostro tratto gastrointestinale vivono più di 400 specie batteriche (flora batterica fisiologica) che hanno la funzione di proteggere la mucosa gastrointestinale e di consentire i processi digestivi.
Abitudini alimentari errate, uso troppo frequente di farmaci (soprattutto antibiotici), cibi raffinati e inquinati, conservanti, pesticidi, stress, infezioni, sono i diretti responsabili dell’alterazione di tale flora batterica. Quando l’equilibrio fra i vari gruppi batterici viene a mancare, si creano le condizioni per la proliferazione di germi patogeni come salmonella, coli, candida. Si crea quindi un processo di disbiosi intestinale.
In tali condizioni accade che i cibi ingeriti non vengono correttamente demoliti nei nutrienti di base e restano sotto forma di macromolecole indigerite le quali, non potendo essere assorbite dai villi intestinali, vanno incontro a fermentazioni (per gli zuccheri) e putrefazioni (per i protidi) che danno vita principalmente a gonfiore e meteorismo  ma a lungo andare si innesca un processo di autointossicazione e mal funzionamento di tutto l’organismo con conseguenze facilmente immaginabili.
L’integrità della mucosa gastrica è indispensabile per assorbire correttamente i nutrienti  e per fare una selezione di ciò che è utile all’organismo e ciò che invece è dannoso e, come tale, va eliminato.
Ma se diminuisce il numero dei batteri benefici, la mucosa intestinale è più esposta all’aggressione delle sostanze tossiche e dei microrganismi patogeni. La mucosa diventa permeabile alle macromolecole alimentari indigerite e alle sostanze di scarto che altrimenti  avrebbe respinto .
In tali condizioni intestino si è trasformato da efficiente barriera selettiva a un vero e proprio “colabrodo”. Alimenti indegeriti e tossine riescono quindi a entrare nell’organismo dando luogo così allo sviluppo delle ormai tristemente famose intolleranze alimentari.
A questo punto bisogna ricorrere urgentemente ai ripari:
-          individuazione delle intolleranze alimentari in corso
-          impostazione di un’alimentazione adeguata
-          ripristino dell’integrità della barriera intestinale
-          eliminazione delle tossine alimentari
Seguire il programma adeguato rinforzando l’organismo, darà presto i suoi frutti ma occorre ricordare che il benessere è legato ad uno stile di vita alimentare corretto da seguire sempre e non soltanto per alcuni periodi di malessere. Imparare quindi ad alimentarsi in maniera corretta e ripetere periodicamente il test delle intolleranze ci farà vedere come gradualmente l’organismo risponde alle cure ma per mantenerlo in uno stato di benessere ed efficienza occorre nutrirlo in modo sano con costanza.

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